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IRPEF 2025: RIDEFINITE LE ALIQUOTE

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L’imposta sui redditi delle persone fisiche, nota come Irpef, a seguito della Riforma Fiscale, ha subito per il solo anno 2024 delle modifiche. Tali modifiche sono rese strutturali dalla Legge di Bilancio 2025 ( Irpef 2025 ) in vigore dal 1° gennaio che interviene sui relativi articoli del TUIR. In sostanza diventa strutturale l’accorpamento dei primi due scaglioni, con aliquota al 23% fino a 28.000 euro di reddito.

Irpef 2025: nuove aliquote

L’Irpef è disciplinata dall’articolo 11 del Dpr n. 917/1986, che detta le regole per il calcolo dell’imposta dovuta.  Il Decreto Legislativo n 216/2023 ha previsto che a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2024 le aliquote e gli scaglioni dell’Irpef 2025 sono così strutturati:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro
  • aliquota del 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro
  • aliquota del 43% per i redditi che superano 50.000 euro

La Legge di Bilancio 2025, prevede quindi di rendere strutturale la riduzione da quattro a tre aliquote IRPEF (23, 35 e 43 per cento). Viene anche modificato quanto previsto dall’articolo 13, comma 1, lettera a), del TUIR, eleva da 1.880 euro a 1.955 euro le detrazioni per reddito da lavoro dipendente previste con riferimento ai redditi fino a 15.000 euro.

Si riconosce ai titolari di reddito di lavoro dipendente, ad eccezione dei pensionati, che hanno un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro una somma, che non concorre alla formazione del reddito, determinata applicando al reddito di lavoro dipendente del contribuente la percentuale corrispondente di seguito indicata:

  • 7,1 per cento, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;
  • 5,3 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;
  • 4,8 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.

Si precisa che, ai soli fini dell’individuazione della percentuale, il reddito di lavoro dipendente è rapportato all’intero anno.

Si riconosce inoltre ai titolari di reddito di lavoro dipendente, esclusi quelli da pensione, che hanno un reddito complessivo superiore a 20.000 euro una detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, di importo pari:

  • a 1.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 20.000 euro ma non a 32.000 euro;
  • al prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro.

In altri termini per i percettori di reddito tra 32.000,01 euro e i 40.000 euro l’importo riconosciuto è progressivamente decrescente rispetto ai 1.000 euro attribuiti fino alla soglia dei 32.000 euro, per azzerarsi raggiunta la soglia dei 40.000 euro.

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